Voyage avec un âne dans les Cévennes

No, non sono andata come Stevenson con l’asino (ma spero di farlo) però sono stata due giorni nelle Cèvennes.

Mitiche, verdissime e (ahimè) fredde Cèvennes! Un posto in cui passeggiare, raccogliere fiori, mangiare buon formaggio e bere buon vino sembrano le uniche cose consentite.

Non ho potuto non pensare alle belle montagne della Sila, in Calabria, dove sono stata quest’estate, in compagnia di un vero calabrese (cosa che mi ha permesso di essere compresa, e rispettata).

Come in Sila, nelle Cèvennes ci sono alcuni paesini alle porte del parco e poi, più si sale verso le montagne e più scendono le possibilità di incontrare persone che non siano pastori o montanari. La differenza, come sempre, sta nell’organizzazione. All’arrivo del nostro bus, perfettamente in orario, a St. Jean du Gard, tappa d’arrivo di Stevenson e l’asino, abbiamo trovato un attrezzatissimo ufficio turistico stracolmo di flyers, depliant, mappe e guide dei dintorni   http://www.cevennes-tourisme.fr/fr/index.aspx

Le attività proposte sono infinite, dai corsi di costruzione a secco, alle camminate sulle GR (Grandes Randonèes), ai concerti in zona, ai parchi avventura. L’attrazione principale rimane il treno a vapore che cammina solo da aprile a ottobre, che passa per le montagne , passando per un parco di bambou chiamato Bambouserie, visitabile e molto interessante.  http://www.bambouseraie.com/

Tutto questo (a parte i bombou spero!) in Sila si potrebbe fare, in parte già esiste (sono stata per esempio al parco avventura Orme nel parco, a Zagarise), ma è semplicemente disorganizzato e sconosciuto. http://www.parcosila.it/

Siamo venuti a sapere che esiste anche un treno a vapore che attraversa la Sila (“Treno Natura”), ma le nostre telefonate sono state rimbalzate da ufficio a ufficio senza nessuno che sapesse dirci se effettivamente fosse funzionante. Poi sembrava viaggiasse solo 3 giorni l’anno in date prestabilite, ma -no, quest’anno no signorina…- Una volta lì, parlando con la gente del posto abbiamo capito che non c’era più. Chissà a chi stava scomodo, ma soprattutto quanti si sono fatti sfuggire il potenziale.

Tornando in Francia, il treno a vapore è sicuramento un’ attrazione che porta in questa zona un turista diverso dal “marcheur” o dagli amanti della montagna. Con i suoi sbuffi di vapore e il suo pesante cigolare attraverso un panorama unico,  si inserisce come nobile alternativa al turismo ossessivo degli ultimi anni. Mi sembra banale, ma doveroso, aggiungere che abbiamo ancora da imparare!

ah, dimenticavo! Nelle Cévennes c’è anche chi è diventato più vecchio…(ehm..grande!?) ed è stato festeggiato a suon di crêpes! (attenzione però alla pronuncia…se quella “r” non rulla abbastanza vi guarderanno spaesati!)

2 thoughts on “Voyage avec un âne dans les Cévennes

  1. Avrei fatto un giretto più che volentieri sul treno a vapore anch’io! Peccato per la mia amata (forza)Sila, io confido nel futuro Madda e spero che rimanga un luogo incontaminato come lo è ora ma che possa altrettanto essere valorizzato.
    Bello il blog!

    • Grazie Ale! Capisco che tu voglia salvaguardare la tua terra, ma credo ci siano molti modi per farla conoscere e apprezzare senza rovinarla e distruggere la sua natura “selvaggia”!

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